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Bologna – Un video “reportage” al centro di Via Prati di Caprara

Niente riscaldamento ed acqua calda (per il secondo inverno). Nessun percorso di inserimento.

Centotrenta migranti nigeriani fuggiti dalla guerra in Libia, sono parcheggiati da 550 giorni in un magazzino dell’area dismessa dei Prati di Caprara, gestito dalla Croce Rossa su accordo di Protezione Civile e Regione Emilia Romagna. E’ una struttura disumana, che nulla ha a che fare con accoglienza e civiltà: peggio che in un campo profughi, mancano acqua calda e riscaldamento (per il secondo inverno!), ma sono assenti anche i percorsi minimi di inserimento ed inclusione, nonostante fosse tutto previsto dal contratto che ha fatto mettere in tasca alla Croce Rossa almeno 3 milioni di euro!

Nessun permesso di soggiorno definitivo che consenta di progettare una nuova vita, nessuna informazione sui tempi della procedura di asilo che il Governo ha stabilito per loro, nessuna prospettiva di poter svolgere un corso di formazione professionale qualificato, nessuna possibilità di emanciparsi da un’assistenza passivizzante e spersonalizzante.

Questa è l’accoglienza miserabile che Bologna sta dando a chi è scappato dal dittatore Gheddafi.

Il video