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Assolti i presunti rivoltosi

La vicenda Vos Thalassa/Diciotti: i due migranti arrestati per il giudice non hanno commesso alcun reato

Sono stati assolti dal gup giudice Piero Grillo i due migranti, il senegalese Bichara Ibrahim Tuani, 32 anni, e il ganese Ibrahim Amid, 27 anni, che lo scorso luglio furono fermati e poi arrestati dalla Polizia a Trapani perché ritenuti autori della rivolta a bordo del rimorchiatore Vos Thalassa che li aveva tratti in salvo assieme ad altri 65 migranti che si trovavano a navigare nel Canale di Sicilia su una imbarcazione prossima al naufragio.

Il comandante del rimorchiatore in un primo momento aveva fatto rotta verso Lampedusa ma poi richiamato dalle autorità libiche invertì la navigazione verso la Libia. Cosa questa che fece scoppiare a bordo del rimorchiatore una sommossa da parte dei migranti, l’equipaggio ritenendosi gravemente minaccia di morte fu costretto a riprendere la navigazione verso le coste siciliane e a chiedere l’intervento di una unità della marina militare italiana per prestare loro soccorso.

I migranti vennero presi a bordo della nave della Marina Militare Diciotti che fece rotta verso il porto di Trapani. Ma la Diciotti dovette attendere alcune ore prima di entrare in porto e altre ore dovettero trascorrere prima di poter far sbarcare i migranti. Prima ancora che la Diciotti si trovasse al centro del famoso fermo durato giorni nel porto di Catania, a Trapani c’era stato una sorta di anticipo di quello che sarebbe accaduto qualche settimana dopo. Il ministro dell’Interno Salvini infatti mentre la Diciotti era ancora in navigazione verso Trapani si era fatto sentire dicendo dapprima che la Diciotti non sarebbe mai entrata nel porto di Trapani e poi che nessuno dei migranti sarebbe sbarcato se prima non fossero scesi in manette gli autori della rivolta a bordo del rimorchiatore Vos Thalassa.

Furono ore di tribolazione, con Salvini che ordinava l’arresto dei rivoltosi non ottenendo però riscontro dalla Procura di Trapani che sul fermo dei due ha proceduto come era giusto che fosse solo dopo la consegna dei rapporti investigativi da parte della Squadra Mobile di Trapani e dallo Sco, servizio centrale operativo.

Alla mezzanotte del 12 luglio dopo una giornata di lunghe attese, ci fu lo sbarco dei migranti, dopo oeraltro l’intervento del Quirinale. Ma Salvini ottenne che per primi dalla Diciotti scendessero i due sospettati della rivolta, non scesero in manette, ma scortati da agenti della Squadra Mobile e sarebbero stati posti in stato di fermo da parte della Procura 24 ore più tardi. I due furono indicati agli investigatori dall’equipaggio della Vos Thalassa come gli organizzatori della sommossa e autori delle minacce.

Adesso però la decisione del giudice, quei due migranti non dovevano essere arrestati, Tuani e Amid, difesi dall’avvocato Donatella Buscaino, sono stati assolti per non avere commesso i fatti loro contestati , ossia la resistenza a pubblico ufficiale, le violenze e le minacce e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La procura aveva chiesto per i due la condanna a due anni e due mesi.

Agli atti del procedimento è stata acquisita la relazione chiesta dal giudice Grillo all’Unhcr (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) circa le condizioni politiche nelle regioni di provenienza dei due imputati nonché sulla situazione in Libia circa la tutela dei richiedenti asilo, e la tutela dei diritti delle donne e dei bambini. Relazione che ha confermato la Libia come porto non sicuro.

Una sorta di giustificazione per quanto avvenuto a bordo della Vos Thalassa , quei migranti avevano paura di finire uccisi se fossero stati consegnati ai militari libici. I due migranti assolti hanno chiesto già dinanzi al giudice Grillo di essere riconosciuti come rifugiati.