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Deportati: la prefettura di Udine ordina il trasferimento di nuclei familiari e soggetti vulnerabili all’ex caserma Cavarzerani

Comunicato stampa di Oikos - Onlus e Centro Balducci

2 maggio 2019 – Con un colpo di scena la Prefettura di Udine ha deciso di deportare intere famiglie, donne, bambini e persone vulnerabili alla ex caserma Cavarzerani.

I richiedenti asilo dovranno essere prelevati dall’Ente gestore Consorzio Matrix secondo le modalità e gli orari concordati direttamente con l’Associazione Oikos. Gli stessi dovranno essere tempestivamente comunicati a questo Ufficio ed alla Questura di Udine. Si raccomanda la massima collaborazione al fine di garantire ordine e fluidità negli spostamenti.”

Con questa secca comunicazione della Prefettura giunta via PEC alle ore 19.05 del 30 aprile 2019 all’ASSOCIAZIONE OIKOS onlus, la stessa si è ritrovata l’ingiunzione di “deportare” i suoi 45 ospiti dall’oggi al domani ma non, come da impegni presi dal Prefetto in persona, con le dovute attenzioni ai soggetti vulnerabili e alle famiglie, bensì facendo la richiesta cumulativa di cui sopra, senza distinzione alcuna fra i casi e le situazioni. La Caserma Cavarzerani è un hub di prima accoglienza che dovrebbe gestire solo la prima accoglienza dei richiedenti asilo e le situazioni di emergenza, ma non certo accogliere persone già integrate, che da tempo vivono sul nostro territorio e tanto meno situazioni vulnerabili quali famiglie con bambini piccoli, donne incinte, ragazze madri, persone vittime di violenza e tortura o portatori di fragilità seguiti da specifici servizi specialisti.

Si tratta di una scelta che non trova giustificazione nella scadenza del progetto affidato in gestione ad Oikos Onlus e a Centro Balducci, avendo entrambi gli enti manifestato espressamente la disponibilità a mantenere l’attuale accoglienza (a condizioni che, peraltro, sono meno gravose rispetto all’accoglienza nella Caserma Cavarzerani) nelle more dell’esito del contenzioso in atto avverso la legittimità della gara indetta dalla stessa Prefettura udinese, che è atteso a breve.

Una decisione brutale dunque, quella assunta dalla prefettura friulana, la cui legittimità con le norme vigenti di diritto interno e dell’Unione Europea è stata immediatamente contestata, che appare con sempre maggiore chiarezza riconducibile a un disegno complessivo ovvero quello di condurre rapidamente alla creazione nella città di Udine di un sistema di tipo concentrazionario che ammassa le persone, anche in grande soprannumero e senza che vi sia alcuna reale emergenza, dentro un unico grande contenitore totalmente inidoneo nel quale creare disagio ed esclusione sociale nonché determinando un grave spreco di risorse pubbliche.
Un lucido disegno che mira a debellare l’accoglienza di qualità che crea inclusione sociale, evita ghettizzazioni, produce coesione sociale e utilizza in modo attento le pubbliche risorse.

Per denunciare una decisione ritenuta inaccettabile e disumana che probabilmente coinvolgerà a brevissimo altre strutture di accoglienza, fornire tutti i dettagli di quanto sta avvenendo e illustrare le iniziative che si intendono intraprendere, OIKOS onlus, Centro Balducci e ICS (Consorzio Italiano di Solidarietà) indicono con la massima urgenza una CONFERENZA STAMPA
Venerdì 3 maggio alle ore 11.00 presso il Centro Balducci di Zugliano con la partecipazione di
– Pierluigi di Piazza – Centro Balducci
– Gianfranco Schiavone – I.C.S.
– Manuela Pontoni – Psicologa Psicoterapeuta
– Silvana Cremaschi – Neuro-psichiatra infantile
– Anna Paola Peratoner e Teresa Guerritore – OIKOS onlus

Saranno presenti alla conferenza stampa anche alcuni ospiti dei centri di accoglienza di OIKOS e del Centro Balducci e verranno illustrati dati e presentate immagini che chiariscono le macroscopiche differenze tra l’accoglienza nella ex caserma Cavarzerani e l’accoglienza diffusa.