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La Bosnia registra le morti di 12 migranti nel 2018

Mladen Lakic, Balkan Insight - 7 marzo 2019

EPA-EFE/FEHIM DEMIR

I ministeri bosniaci registrano lo scorso anno una dozzina di morti tra gli immigrati e i rifugiati nel Paese, ma dati precisi su coloro che hanno perso la vita attraversando il Paese sono del tutto assenti.

Dati ufficiali provenienti dal governo bosniaco mostrano come nel corso dell’ultimo anno 12 migranti o rifugiati abbiano perso la vita nel Paese.

Le informazioni sono state raccolte dalle due entità del Ministero degli Interni della Bosnia, ovvero la Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina e la Federazione di Bosnia ed Erzegovina.

Non è chiaro quale sia il numero finale di morti, in quanto i Ministeri degli Interni registrano soltanto le informazioni sulle morti avvenute a causa di violenza.
La polizia di frontiera possiede informazioni su corpi di persone trasferite nei “Paesi ad alto tasso d’immigrazione”, riferendosi a quei Paesi dai qui la maggior parte dei migranti e rifugiati provengono.

Nel 2018 abbiamo avuto 4 casi; due trasportati in Pakistan, uno in Giordania e l’altro in Marocco”, racconta la Polizia Bosniaca a BIRN.

Una Sana Canton registra 4 morti di migranti o rifugiati. Una delle dieci unità della Federazione, nella parte nord-ovest della Bosnia, è dove si trova la maggior parte dei migranti, in quanto si trova vicino alla Croazia, stato membro dell’UE.

In due casi è stata confermata la morte naturale, un caso riguardava un annegamento e una persona è stata uccisa” racconta l’Ufficio del Pubblico Ministero di Una Sana Canton a BIRN.

No Name Kitchen, una ONG che assiste migranti e rifugiati, afferma di essere molto preoccupata delle sorti di un giovane marocchino che temevano si fosse perso in Bosnia o in Serbia.

Lui ha attraversato il confine tra la Repubblica Serba in Bosnia ed è stato spedito indietro in Serbia. Quando ha tentato di tornare in Bosnia, stava per attraversare il fiume Drina, e questa è stata l’ultima notizia che abbiamo avuto di lui” racconta No Name Kitchen a BIRN.

Il suo destino è a noi sconosciuto, in quanto la Polizia Locale non ha potuto confermare nessun tipo di dettaglio su di lui.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, UNCHR, non possiede informazioni sui migranti e rifugiati morti in Bosnia, ma richiama il rapporto pubblicato recentemente sulle loro pessime condizioni, Desperate Journeys.

Il rapporto riporta che 2.275 persone sono decedute attraversando il Mediterraneo nel 2018, una media di 6 morti al giorno, in quanto sempre più persone hanno tentato il pericoloso attraversamento in mare verso l’Europa.

Poco più di 20.000 migranti e rifugiati sono stati registrati per essere entrati in Bosnia durante il 2018, secondo il Ministero degli Esteri Bosniaco.

Ma il numero esatto di coloro che si trovano ancora in Bosnia è difficile da sapere, in quanto chiaramente molti di loro si sono spostati.

Le ultime informazioni, giunte dal Consiglio dei Ministri Bosniaco e dal governo, ci informavano che ne fossero rimasti 3.900. Ciò significa che molti di coloro che avevano dichiarato l’intenzione di avere asilo in Bosnia hanno effettivamente lasciato il Paese.

Coloro che invece sono rimasti e sono stati registrati in Bosnia si trovano in sette località: Sarajevo, Mostar, Bihac, Cazin e Velika Kladusa. La maggior parte si trova a Bihac.

Molti di loro stanno intraprendendo la cosiddetta “Rotta Balcanica” verso l’Europa dell’Ovest, attraverso Albania, Montenegro e Bosnia.

La rotta precedente è stata bloccata dopo che l’Ungheria ha costruito una recinzione per impedire l’entrata nel Paese a migranti e rifugiati provenienti dalla Serbia, diretti poi in Austria.