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La Bulgaria sta per deportare un rifugiato politico in Turchia

Bordermonitoring Bulgaria, 18 aprile 2019

Il primo Marzo 2019, la polizia bulgara ha sottoposto a fermo un cittadino turco, il Signor Ilhan Karabag, appartenente alla minoranza curda. Quest’uomo ha vissuto per ben 3 anni in Bulgaria. Abitava a Ovcha Kupel, in un campo della SAR (Agenzia Statale per Rifugiati). La motivazione data per il suo arresto consiste nella richiesta di deportazione da parte dello Stato Turco, sulla base di una partecipazione in un’organizzazione politica che è stata bandita in Turchia. Lui non è perseguitato per altri crimini, se non quello di essere membro della suddetta organizzazione bandita.

Da quando è stato arrestato, il Signor Karabag è trattenuto nell’edificio principale del National Investigative Service con il diritto di ricevere visitatori solo due volte al mese.
Fino ad ora lui ha partecipato a tre sedute nel Tribunale Cittadino di Sofia (SCC). Nelle ultime due era presente nella corte un membro rappresentativo della Diplomazia Turca. La presenza di questo rappresentante è vista come un tentativo brutale di far pressione sulla decisione della Corte. Il 9 Aprile la corte ha deciso di deportare il Signor Karabag; alla decisione è ricorso in appello di fronte alla Corte di Cassazione di Sofia. La data della prossima seduta dev’essere ancora annunciata.

La spiacevole decisione della Corte comporterebbe che il Sig. Karabag dovrà affrontare una sentenza di carcere a lungo termine in Turchia, per essere stato politicamente attivo, pur non avendo commesso alcun tipo di crimine. L’Initiative for Migrant Solidarity ha promulgato una dichiarazione contro la deportazione di Karabag: “Decidendo di deportare il Sig. Karabag in Turchia, lo Stato Bulgaro sta semplicemente consegnando un essere umano nelle mani della giurisdizione dittatoriale Turca e sta violando le convenzioni internazionali nell’ambito della protezione internazionale a coloro perseguitati politicamente.”

Negli ultimi anni si sono verificati altri casi, che conclusi in maniera piuttosto sbrigativa, hanno consentito la deportazione di cittadini turchi dalla Bulgaria alla Turchia. Bordermonitoring Bulgaria (BMB) sta condividendo la preoccupazione riguardo procedure di asilo ingiuste, le quali sono basate oltretutto sulle statistiche di applicazione e la concessione dello stato di protezione in prima istanza nell’ultimo anno: non una singola persona proveniente dalla Turchia che ha richiesto l’asilo nel 2018, è stata accettata dalla SAR.