Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

La solidarietà non si arresta

Mimmo Lucano uno di noi

Presidio "Riace non si arresta" a Roma il 3 ottobre (Photo credit: Vanna D'Ambrosio)

1. #NoistiamoconMimmo

Non so quante volte mi sarà capitato di dirgli ‘in Italia ormai l’unico modo per ottenere un riconoscimento è o diventare pazzi oppure trovare una donna e sposarti‘. Ma sono cose che loro già sanno in prima persona, senza che glielo dico.

Presidio
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Sui quotidiani, poi lo sanno, che se hai abbastanza soldi il documento lo puoi comprare anche in Questura. Gliel’ho detto, di certo, a quanti ho visto consumarsi poco a poco, agonizzanti, nella lunga attesa burocratica di un riconoscimento, parziale 1, a quel che resta di un uomo o una donna dopo i tanti processi internazionali di de-umanizzazione.

Richiedenti, diniegati, ricorrenti, dublinati, ricorrenti e poi di nuovo diniegati, di fronte a un volto che ancora ci appella alla responsabilità e a cui rispondiamo con la criminalità.

Il punto su cui insisto è che quando si è responsabili, si risponde sempre di un altro uomo. Noi certo possiamo ignorarlo, ma in realtà siamo responsabili anche di ciò che è successo poco fa a colui che è passato vicino a noi. Questa è la responsabilità. Noi siamo responsabili, come se fossimo colpevoli di fronte a tutti gli altri 2
Ci sono stata accanto proprio in quello spazio, intimo e personale, che appartiene più alla moralità che alla governance. Da operatrice, dunque, nell’accoglienza, dove loro sono accanto a me e a momenti ne sento le urla e le ferite, che ancora viaggiano con loro. Momenti di bisogno, estremo, durante i quali sono diventati, annate su annate persone e non numeri, negli intrecci, nei nostri intenti in comune, nei nostri percorsi della vita, nelle pratiche quotidiane, nelle nostre relazioni, oltre il corpo biopolitico. Ci sono stata accanto, nel medesimo processo di erosione di diritti che ci coinvolge tutti e anche me da cittadina, da operatrice, da donna, da amica, da essere umano.

L’ospitalità […] non è una regione dell’etica, e neppure […] il nome di un problema di diritto o di politica: essa è l’eticità stessa, il tutto e il principio dell’etica 3‘.

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2.#Nessunoèillegale

Per Mimmo Lucano, il sindaco di Riace, comune ‘Patrimonio dell’Umanità‘ è stato confermato l’arresto del 2 ottobre scorso per favoreggiamento all’immigrazione clandestina in seguito ad una indagine coordinata dalla Procura di Lodi che verte sulla gestione dei finanziamenti erogati dall’accoglienza dei rifugiati.

La condizione di irregolarità dello straniero sul territorio italiano è legge di un potere costituito, scelta di un legislatore, che lo costituisce come pericolosità sociale e come criminale, una legge quella sulla clandestinità del 2 luglio 2009 che ha avviato la costruzione di un sistema razzista, reso efficace e duraturo, sino al novello decreto Salvini; iter che ‘ha sostituito il soggetto passivo della discriminazione, non più gli ebrei bensì la popolazione degli immigrati irregolari 4‘.

Il favoreggiamento punisce chi favorisce colui il quale si sottrae alla giustizia 5, ‘chiunque promuove, organizza, finanzia o […] compie atti diretti a procurarne illegalmente l’ingresso sul territorio‘.

Di favoreggiamento all’immigrazione clandestina fu accusato il contadino francese Cedric, colpevole di aver soccorso, sfamato ed accompagnato i migranti in fuga lungo il confine francese e il pescatore tunisino Chemsedine per aver soccorso in mare un gruppo di migranti che rischiavano di annegare. Nel territorio italiano ‘non sono reato le attività di soccorso assistenza umanitaria nei confronti degli stranieri in condizioni di bisogno comunque presenti nel territorio‘.

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3.#RiaceNonSiArresta

Alla notizia dell’arresto di Mimmo Lucano, molte le persone sono accorse per manifestargli solidarietà. Nuovamente, in tanti, sono scesi nelle piazze, senza conoscersi, accomunati solo dalla scelta della solidarietà sulla criminalizzazione: con Mimmo Lucano, colpevoli dello stesso reato, contro la deprivazione di umanità, cercando di recuperare ciò che questa politica del disprezzo sta cancellando dal nostro futuro.

Poche bandiere, ma tanti uomini e tante donne che non si sono identificati in alcuna appartenenza, se non quella di pretendete una società libera da violenze di ogni ordine. Persone che, da Catania a Milano, sono diventate una massa in movimento, senza confini, senza nazionalità, senza mediazioni sovra nazionali; una massa meticcia che pluralizza le pratiche politiche, distrugge pacificamente il monopolio della rappresentazione nello spazio pubblico e che si riferisce a diritti umani e civili di base. Nuovi cittadini transnazionali che non sono solo attivisti o membri delle associazioni non governative che lavorano lungo i confini ma cittadini ordinari che esprimono i loro sentimenti e le loro attese da un punto di vista europeo.

Contro il decreto Salvini: 10, 100, 1.000 Riace. La solidarietà non è reato. Mimmo Lucano libero subito‘: con questo immediato quanto chiaro appello dalla pagina ‘Riace patrimonio dell’Umanità‘ viene rilanciata la manifestazione di sabato 6 ottobre a Riace e l’invito a replicare i presidi di solidarietà in tutta Italia, a maggior ragione dopo la conferma degli arresti domiciliari della procura di Locri.

  1. Secondo Didier Fassi, 2011, la burocrazia diviene centrale per comprendere non tanto il potere dello Stato, quanto il concreto funzionamento delle sue amministrazioni, la sua stessa capacità di produrre illegalità, illeggibilità e parzialità come disfunzioni anche funzionali.
  2. Intervista ad E. Levinas, 10 giugno 2011.
  3. J. Derrida, Addio a E. Levinas
  4. Appello contro il ritorno delle leggi razziale in Europa
  5. Il favoreggiamento è regolato all’art 378 del codice penale e punisce chi favorisce chi si sottrae alla giustizia

Vanna D'Ambrosio

Conseguita la laurea in Filosofia presso l’Università di Napoli Federico II, ho continuato gli studi in interculturalità e giornalismo. Ho lavorato come operatrice sociale nei centri di accoglienza per immigrati, come descritto nella rubrica “Il punto di vista dell’operatore”. Da attivista e freelance, ho fotografato le resistenze nei ghetti italiani ed europei. Le mie ricerche si concentrano tuttora sulle teorie del confine.