Ad un mese dalle elezioni europee 2019, La Cimade pubblica un nuovo rapporto sulle conseguenze del regolamento di Dublino sui richiedenti asilo in Francia.
L’indagine, basata sull’interpretazione delle leggi e delle politiche migratorie francesi ed europee, comprende osservazioni sul campo condotte negli uffici legali de La Cimade e nei centri di detenzione amministrativa. Il lavoro di monitoraggio e di vigilanza dei diversi sistemi di accoglienza e di controllo alimenta allo stesso modo la nostra riflessione.
L’obiettivo principale di questo rapporto è quello di illustrare l’assurdità e la natura repressiva del regolamento di Dublino, in particolare nella sua applicazione da parte della Francia. Seguendo il percorso di una persona soggetta a tale regolamento, vengono mostrate le difficoltà incontrate dal suo arrivo in Europa e in Francia fino alla sua espulsione o alla sua ammissione alla procedura di richiesta d’asilo.
L’analisi de La Cimade mette in luce un triplice paradosso:
– Il sistema di Dublino mina la solidarietà europea;
– Indebolisce i diritti delle persone che necessitano di protezione;
– Non è efficace (dal punto di vista delle autorità e delle percentuali di espulsioni) in quanto il bilancio dei “trasferimenti” di persone tra stati è decisamente equilibrato.
Lo scopo non dichiarato del regolamento di Dublino non sarebbe semplicemente quello di dissuadere i migranti dall’entrare in Europa, rendendo il loro viaggio un vero e proprio percorso a ostacoli e vulnerabilizzandoli?
Questa pubblicazione si arricchisce di testimonianze e di diverse infografiche:
– Il viaggio di una persona soggetta al regolamento di Dublino;
– Una mappa dei trasferimenti in entrata e in uscita tra la Francia e i 12 principali paesi interessati;
– Una tipologia dei diversi sistemi di accoglienza per le persone soggette al regolamento di Dublino e sottoposte a controllo;
– L’esempio delle conseguenze della regionalizzazione in Borgogna-Franca Contea dei tempi di trasporto e delle limitazioni legate alle convocazioni al polo regionale Dublino;
– Il numero di famiglie soggette al regolamento di Dublino in stato di detenzione.
Cimade invita l’Unione europea e gli Stati membri, in particolare il governo francese, a porre fine a questa logica che scoraggia ed esclude le persone che chiedono protezione.
Chiede alle candidate e ai candidati al Parlamento europeo di impegnarsi a favore dell’abolizione del regolamento di Dublino e di perseguire una politica ambiziosa in materia di asilo e accoglienza.