Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Solidarietà a Medici Senza Frontiere e a SOS Meditarrenée

Una nota della Campagna Lasciatecientrare

L’ultima carta calata dal mazzo da parte del procuratore Carmelo Zuccaro sulla partita della criminalizzazione delle ONG operative nel Mediterraneo è l’indagine a carico dei 12 membri dello staff della nave Aquarius di MSF e SOS Mediteranée. Smaltimento illecito di rifiuti speciali, sequestro preventivo della nave e blocco nei conti correnti di una cifra di 460mila euro: queste le misure adottate dal GIP. Tuttavia, non è stato specificato se i controlli sono stati effettuati a campione oppure negli 11 porti dove la nave avrebbe attraccato nei mesi scorsi.

Nel Paese dello smaltimento illecito di rifiuti gestiti dalla malavita che ha devastato interi territori e le cui conseguenze sono impresse con marchio di fuoco sulla pelle delle persone malate o morte a causa di tumori, la Procura di Catania lancia un’accusa alle “pezze” dei migranti, mettendo sullo stesso piano, di fronte all’opinione pubblica, la criminalità organizzata e le ONG. Paragona i rifiuti tossici a delle “pezze“, trasformando gli uomini e le donne in rifiuti pericolosi da espellere. Un atto manipolatorio gravissimo ed inaccettabile, ma anche intimidatorio e vessatorio. Un atto volto a screditare quella parte di associazioni e di società civile che si occupa con serietà, coerenza e competenza di immigrazione.

Un vero e proprio attacco politico che ancora una volta criminalizza i giusti. Una vergogna senza fine!

Uno Stato che si accanisce contro uomini e donne ed organizzazioni umanitarie, contro i principi di solidarietà e i diritti umani sanciti dalle Convenzioni internazionali, così come della Costituzione Italiana sulla quale ha giurato anche il Ministro dell’Interno, è uno Stato criminale.

Esprimiamo totale solidarietà a MSF, a SOS Meditarrenée e a tutto lo staff di lavoro a bordo delle navi di salvataggio.

Campagna LasciateCIEntrare

La campagna LasciateCIEntrare è nata nel 2011 per contrastare una circolare del Ministero dell’Interno che vietava l’accesso agli organi di stampa nei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione) e nei C.A.R.A. (Centri di accoglienza per richiedenti asilo): appellandosi al diritto/dovere di esercitare l’art. 21 della Costituzione, ovvero la libertà di stampa, LasciateCIEntrare ha ottenuto l’abrogazione della circolare e oggi si batte contro la detenzione amministrativa dei migranti continua »